sabato 16 febbraio 2008

LE DICHIARAZIONI DI FINI ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PARTITO



Identita' di Alleanza nazionale a rischio? La scelta di dar vita ad una lista unica con Forza Italia cancellera' o annacquera' l'identita' di An? A questi interrogativi Gianfranco FINI aprendo la direzione del partito risponde in modo categorico: "E' esattamente il contrario. L'identita' - osserva - non puo' essere un simbolo grafico, altrimenti si tratterebbe di una identita' debolissima. L'identita' e' gerarchia di valori che si realizzano nei programmi, capacita' di leggere la societa' italiana e di realizzare una sintesi proprio negli interessi dei nostri cittadini". Quindi - argomenta ancora il leader di An - "non trovo comprensibile la decisione dell'Udc proprio perche' i valori di riferimento del Pdl sono di tutto il centrodestra italiano e anche dell'Udc". Il leader di An confuta anche la tesi di chi sostiene che il Pdl sia spostato a destra: "A parte - osserva - che non ci sarebbe da lamentarsi, si tratterebbe di una conferma del nostro ruolo di riferimento nella politica italiana. Ma non e' cosi'.


Gianfranco Fini auspica che si arrivi al soggetto politico unico (Pdl) e nella direzione di An sottolinea: "Non tutti nel Ppe hanno radici democristiane". "Il Pdl non e' un accordo elettorale, e' la costola del Ppe. Il Pdl e' il centrodestra italiano", ha precisato, annunciando "un congresso ad autunno" per la nascita "di un soggetto politico unico". "La Lega non e' una realta' nazionale, e' un movimento territoriale", ha poi aggiunto spiegando la scelta del Pdl di consentire al Carroccio di correre con il proprio simbolo. Opzione non consentita all'Udc.
"A Casini dico che ripeterei le stesse cose dette" all'indomani dell'annuncio di Silvio Berlusconi di voler dar vita ad un nuovo partito, "soltanto che lo scenario da allora e' cambiato", oggi non si tratta di confluire in una nuova formazione "ma di far insieme le liste, discutere e approvare insieme un programma e le regole" e dopo il voto "dar vita ad un soggetto politico unico". Gianfranco Fini, si rivolge direttamente al leader dell'Udc: "I passi o si fanno o non si compiono. Non si puo' fare un passo in avanti ed avere la possibilita' di tornare indietro. O ci si sta convintamente o e' meglio non farne parte". Ed ancora: "Non c'e' una annessione, non siamo chiamati ad aderire ma a contribuire alla formazione di una lista e dopo un congresso di un partito". "I valori del Pdl non sono altro che i valori del Ppe, gli stessi proprio dell'Udc", argomenta ancora Fini. "Non si tratta - ragiona - di porre un veto. Qualcuno forse non ha capito: nel momento in cui si da' vita ad una fase nuova, ad una storia nuova non si puo' fare una eccezione. Per quale motivo l'Udc no? Saremmo partiti con il piede sbagliato - conclude - se avessimo concesso un diritto di autonomia".
FONTE AGI

Nessun commento: