giovedì 7 febbraio 2008

ELEZIONI.NESPOLI (AN) :CONTEGGI ALLA MANO VI DICO CHE NON C'E' PARTITA

estratto dal Secolo d'Italia del 7 febbraio 2008
articolo di Gloria Sabatini


Non crede nei sondaggi, ma di calcoli e simulazioni di voto se ne intende.Fatta la prima riflessione sul fallimento della proposta del centrosinistra Vincenzo Nespoli si allena a immaginare la composizione parlamentare dopo il voto del 13 aprile.Dettaglio in più, dettaglio in meno, è sicuro che non si ripresenterà la stessa situazione di pareggio elettorale del 2006. "Oggi realisticamente le condizioni sono molto diverse, il centrodestra è in vantaggio" spiega il parlamentare di AN, " e non parlo di trend virtuali ma dei giudizi dell'opinione pubblica".Scontata la vittoria alla Camera, al Senato la maggioranza non sarà risicata come quella uscente.

Un esempio? "Lo scorso anno, quando il partito dei pensionati di Carlo Fatuzzo tornò nella Cdl, ho dimostrato che sarebbe bastata questa presenza per far vincere la nostra coalizione in tutte e due i rami del Parlamento.Con solo lo 0,7 di consenso su scala nazionale il partito di Fatuzzo avrebbe fatto conquistare quattro senatori in Campania e un senatore in più in Lombardia e Veneto.Basterebbe questa considerazione,unita a una crescita generale del consenso per immaginare di vincere al di là di qualsiasi apparentamento".

Ottimismo di partito? Il deputato napoletano parla di realismo,anzi non si sbilancia sulle ultime analisi del gruppo di lavoro a cui partecipa con gli alleati.

"In Senato si può vincere anche in Liguria, Abruzzo, Marche, Calabria e sardegna.." Facendo i pessimisti e immaginando che la Cdl si aggiudichi solo due di queste regioni in bilico, avrebbe a Palazzo Madama venti senatori di scarto con il centrosinistra. Per la circoscrizione estero le simulazioni fatte finora attribuiscono al centrodestra due senatori in più.......

Simulazioni più che attentibili, visto che il meccanismo non ha segreti, si voterà con la stessa legge del 2006 che prevede un sistema misto : alcune caratteristiche del sistema proporzionale (in particolare il voto di lista per il partito) vengono subordinate al principio fondamentale del sistema maggioritario (chi prende un voto in più ha vinto) Il problema principale di questo complicato sistema è dovuto al premio di maggioranza che al senato scatta a livello regionale, rendendo difficile una maggioranza solida.Pericolo che stando alle prime simulazioni spalmate su tutto il territorio e ai primi sondaggi, non sembrerebbe ripetersi nella prossima legislatura.

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