lunedì 28 aprile 2008

ALEMANNO SINDACO DI ROMA. UNA VITTORIA STORICA


"Ora voltiamo pagina. Comincia una nuova fase"."E' mia ferma intenzione quella di essere il sindaco di tutti i romani. Ringrazio dunque oltre a chi mi ha votato anche chi non lo ha fatto, con una scelta che io rispetto. Garantisco a tutti, nessuno escluso, che sarò sindaco di tutti senza pregiudiziali". Queste le prime parole del nuovo sindaco di Roma Gianni Alemanno, candidato del Pdl, durante la sua breve conferenza stampa al Comitato elettorale in via Salandra. Alemanno ha vinto con il 53,7%, il candidato del centrosinistra Francesco Rutelli al 46,3%. "Roma - ha aggiunto - comincia da oggi una nuova fase e si volta pagina . E' crollato un sistema di potere che sembrava perfetto. Domani sarò al lavoro per la città, perché Roma è una città fantastica, meravigliosa e merita un'amministrazione all'altezza. Oggi non ha vinto una parte ma tutta Roma". Alemanno ha dedicato la sua vittoria a Tony Augello e Gianfranco Fini, che nel '93 perse contro Rutelli: "Ora abbiamo chiuso la partita"."E una gioia enorme. E' una delle pagine più belle in assoluto per il centro destra e per Alleanza Nazionale". Con queste prime parole il presidente di An, Gianfranco Fini, ha commentato la vittoria a Roma del candidato sindaco del Pdl, Gianni Alemanno. Accompagnato da Ignazio La Russa e Andrea Ronchi, Fini aggiunge: "Per An questa è una vittoria storica".

"Roma è una città stupenda, una grande capitale, che meritava e merita un buongoverno degno delle più importanti capitali europee. Questo significa che deve essere amministrata meglio di quanto sia stato fatto negli ultimi 15 anni dalla sinistra". Lo afferma il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, nella nota di commento alla vittoria di Gianni Alemanno per Roma. "I romani lo hanno capito - prosegue il premier in pectore - e, con una maggioranza chiara e di grande significato politico, hanno premiato il programma di buongoverno del Popolo della Libertà, volto a coniugare una maggiore sicurezza di Roma con l’ammodernamento delle infrastrutture urbane, indispensabili per migliorare la qualità della vita dei romani e sostenere lo sviluppo economico di una città patrimonio del mondo intero".
"Nella sua prima dichiarazione, dopo la vittoria, Gianni Alemanno si è impegnato ad essere il sindaco di tutti i romani, anche degli elettori che si sono schierati per l’altra parte. È un impegno - sottolinea Berlusconi - che gli fa onore, poiché le sfide che dovrà affrontare per fare di Roma una città più bella, più pulita, più ordinata, più vivibile richiederanno un consenso ampio e unitario della cittadinanza romana".
"Mi auguro che, nonostante la sconfitta, l’opposizione che siederà in Parlamento e in Campidoglio confermi l’impegno a collaborare nella riforma dell’architettura istituzionale, compresa quella di Roma capitale". "Grazie Romà, grazie a tutti i romanì - scrive Berlusconi - e un grande augurio di buon lavoro a Gianni Alemanno, nuovo sindaco di Roma".

Intervista a Ignazio La Russa

È stato designato per uno dei ministeri più importanti, la Difesa. Ed è anche l’uomo che Gianfranco Fini vuole mettere a coordinare Alleanza nazionale, se – come pare ormai certo – lui andrà a Montecitorio. Ma se chiedi a Ignazio La Russa cosa si prova ad essere capo-delegazione al governo e nuovo custode di An, lui ti risponde secco: «Non parlo né delle questioni organizzative del partito né del totogoverno. Ci sono molte cose più importanti di cui discutere, che delle poltrone...». Ad esempio, onorevole La Russa?«Il ballottaggio per Roma, dove Alemanno può vincere e quel che ne consegue. E poi il cambio di passo che porteremo al governo».Ovvero?«La stupirò. Credo che questa volta toccherà a noi farci carico delle bandiere abbandonate dalla sinistra radicale che non è entrata in Parlamento». Ha ragione, mi stupisce. Ma inizi dalla cosa più facile, Roma. «È semplice. Fino a questo pomeriggio stiamo col fiato sospeso. Ma è già un grande successo essere testa a testa in questa sfida».Non credeva nella possibilità di sfidare Rutelli?«Dico che Gianni - che solo tre mesi fa era una delle ipotesi insieme a Gasparri e la Meloni - è stato bravissimo a rischiare e a dare l’anima».Il centrosinistra si mobilita per il ballottaggio in nome dell’antifascismo.«Una sciocchezza che prova come stiano raschiando il fondo del barile. Secondo me non ci credono nemmeno loro».Ci sono i manifesti sui muri di Roma.«Sì, li ho visti. Sono grotteschi, soprattutto contro un uomo che a Fiuggi ha rotto anche con la propria famiglia, e con il suo maestro, Rauti, perché credeva nel progetto di An».Ci sono dei moderati che si chiedono: è pericoloso dare sia Palazzo Chigi sia la Capitale allo stesso schieramento?«Questa è un’altra balla dei giornali! Quando nel 2006 l’Ulivo vinse sia Roma con Veltroni sia il governo nazionale con Prodi, nessuno di noi gridò al colpo di Stato».Quali sono i messaggi vincenti di An per Roma?«L’attenzione alla sicurezza. Alle periferie. E anche la scelta simbolica di Alemanno di commemorare il 25 aprile con la visita al mausoleo di Salvo D’Acquisto».
Lei dove è andato quel giorno?«Vede? Anche lei è caduto in uno stereotipo... Le è venuto il tic. Ma la domanda sarà legittima solo quando chiederete a D’Alema dove è andato il 4 novembre, cosa fa quando si commemorano le foibe».Che fa, torna all’anticomunismo ora?«Al contrario, voglio dirle questo: la nostra vittoria e il nuovo governo nascono dalla fine della politica anti. Non siamo antiveltroniani, e non siamo più nemmeno anticomunisti. Anzi...».Che vuol dire anzi?«Intanto mi spiace che non siano entrate in Parlamento persone di cui non condivido nulla sul piano politico, ma che stimo sul piano personale per la serietà che hanno dimostrato...».I nomi, i nomi...«Nomi come Fausto Bertinotti o Franco Giordano. O il giovane Migliore, che conosco come capogruppo e persona seria. Penso a Vladimir Luxuria...».Scusi, onorevole La Russa, ha detto proprio Luxuria?«Pensa che stia scherzando? A parte le sue preferenze sessuali, di cui non mi importa nulla, da deputata, a Montecitorio, ha lavorato con scrupolo e spirito costruttivo».Cos’è, galanteria verso gli sconfitti o si sta innamorando dei comunisti dopo una vita passata a combatterli?(Ride). «Piuttosto mi pongo un problema politico. Vede, la Sinistra arcobaleno, anche se con una visione ideologica che ovviamente non è la mia, rispondeva ad alcuni problemi di cui ora ci dobbiamo fare carico noi: non solo An ma anche il Pdl».Ma come, non c’è il Pd?«E secondo lei il Pd può rispondere ai problemi sociali meglio di noi? E perché mai, scusi?».Intanto perché loro dicono di volerlo fare...«Le faccio solo un esempio. Predicano la meritocrazia, e poi mettono capolista nella mia regione un figlio di papà...».Per caso sta parlando male di Matteo Colannnino? «Mannò, lo conosco pure. Bravo ragazzo, per carità... Ma dal punto di vista politico il suo unico merito è quello di essere figlio di un industriale miliardario che ha aiutato economicamente la sinistra».Adesso sta parlando della scalata della Telecom.«Massì, vede, è un simbolo perfetto per spiegare il grande paradosso di questo Paese: votano Pd gli industriali che hanno il cuore a sinistra e il portafoglio a destra. Ecco perché dei lavoratori dobbiamo occuparci noi, se possibile, ancora più di prima. Così come dei poveri».
Ha l’aria di essere un progetto di scavalcamento a sinistra. «Un esempio concreto, così si capisce: la sicurezza sul lavoro».Classico cavallo di battaglia di Rifondazione. «Appunto. Un problema giusto affrontato da loro con strumenti sbagliati. Sa cosa mi ha colpito più di tutto nella strage di Molfetta in Puglia?».Cosa?«Che lì il padroncino muore soffocato nella cisterna assieme ai suoi operai. Se lei usa la vecchia lente della lotta di classe, in una storia così, e si immagina il padrone sfruttatore, non capisce più nulla».Non sempre morire, anche eroicamente, cancella gli errori. «Certo. Ma qui l’errore, e la causa di tante terribili morti, più che il desiderio di sfruttamento di chi immagina il padrone cattivo, è un problema di cultura e di soldi».Significa che nella sua An le morti bianche entrano in agenda?«Al primo posto. Vede, anche lì è un problema di sicurezza. Di tutele. Di diritti. Così come combattiamo la delinquenza dobbiamo comunicare ai cittadini che combattiamo anche i motivi per cui – per negligenza o incultura – non si tutelano i diritti dei lavoratori».Nel 1994 una frase di Previti - «non faremo prigionieri» - fu considerata un... manifesto programmatico.(Sorride). «La prima cosa che deve essere chiara è che noi non andiamo al governo per tagliare teste, ma per cambiare il Paese».La metto alla prova. Se io le cito il nome di Santoro lei che cosa mi dice?«Che è un giornalista bravissimo».Se mi promette che non scherza...«Mannò! Sono serissimo, per due motivi. Il primo: sono convinto che Santoro non ci abbia fatto perdere un voto. È così trasparente, nella sua scelta di campo, che conferma i suoi, ma non sposta di sicuro gli incerti. E poi...».Cosa?«È fazioso, certo. Ma come qualità professionale lo considero fra i più bravi. Guai a pensare di eliminare lui, o qualcuno. E lo stesso vale per Floris».E se le dicono che la destra in Rai è discriminata?«Dico che se si vuole il pluralismo non bisogna sottrarre ma aggiungere. Poi, se finalmente salta fuori un Santoro di destra, altrettanto bravo, mi auguro che qualcuno gli dia un programma».Ce l’ha una nuova parola chiave, al governo e nel partito?(Sorride). «Sì, è questa: equilibrio».

Fonte Il Giornale

venerdì 25 aprile 2008

OSPEDALE DI L'AQUILA GINECOLOGIA IN TILT: E' NECESSARIO RIAPRIRE IL REPARTO DELLA SANATRIX

“Le gravi conseguenze relative alla chiusura del reparto di Ginecologia della Clinica Sanatrix sono sempre più evidenti”.
E’ quanto afferma Carla Mannetti, Presidente del Circolo di Alleanza nazionale Progetto L’Aquila.
“Oggi leggiamo che la Ginecologia dell’Ospedale S.Salvatore è in tilt perché non è in grado di sopportare l’attuale carico di ricoveri. Spesso gli organi preposti fanno delle scelte senza pensare alle conseguenze; era scontato, infatti, che sarebbero aumentate le pazienti di ginecologia ed ostetricia presso il San Salvatore, essendo venuto meno un intero reparto della clinica Sanatrix . Quelle stesse donne che chiedono a gran voce il sacrosanto diritto di continuità della prestazione medica oggi sono costrette a rivolgersi altrove .
I numeri parlano chiaro: il 46% della popolazione ASL di L’Aquila è costituito da donne dai 13 anni in su che attualmente possono far riferimento solo al reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale S.Salvatore.
Nel 2006 il reparto di ginecologia della Casa di Cura Sanatrix è stato per interventi il quinto in Abruzzo superando gli omologhi reparti degli Ospedali di L’Aquila e Chieti .
Da tre mesi il reparto di ginecologia della Sanatrix è chiuso ed inevitabilmente l’Ospedale S.Salvatore è andato in tilt.
Mi domando come la Regione Abruzzo abbia potuto avallare una simile scelta senza aver fatto un’analisi preventiva dei dati. Il manager della ASL Marzetti i numeri li conosce bene; perché non ha fatto presente all’Assessore regionale alla Sanità questa situazione o forse era troppo preso a tagliare il personale e ad esternalizzare il servizio ticket?
Come ha potuto la Regione Abruzzo approvare nel nuovo piano sanitario la creazione di 10 posti per l’Ortopedia alla Sanatrix quando ne esistevano già 26 all’Ospedale di L’Aquila e 20 a Villa Letizia, ed acconsentire alla cancellazione del reparto di ginecologia della Sanatrix?
“E’ per questo che chiediamo con forza all’assessore alla Sanità della Regione Abruzzo di impegnarsi –conclude la Mannetti- affinché siano posti in essere gli atti necessari a garantire entro brevissimo tempo la riapertura del reparto di ginecologia presso la clinica Sanatrix .

giovedì 24 aprile 2008

Gianfranco Fini: a Roma o vinciamo questa volta o mai piu'.


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A Roma "o vinciamo questa volta o mai piu', e' una situazione irripetibile". Lo afferma Gianfranco Fini, in un'intervista al 'Messaggero'. Il leader di An, presidente della Camera in pectore, non ha dubbi: "ci sono tutte le condizioni perche' Alemanno possa battere Rutelli e diventare sindaco di Roma. Perche' i nostri elettori sono galvanizzati e perche' negare che il voto amministrativo a Roma ha una valenza nazionale, e' negare l'evidenza".
Desolante il quadro della situazione romana"I fatti parlano, il quadro di Roma e' desolante. Un traffico ingovernabile e caotico; una citta' tra le piu' sporche d'Europa; un'immigrazione clandestina giunta a livelli di emergenza; un degrado urbano umiliante. Tutto questo porta a un desiderio di cambiamento che gia' si e' manifestato con lo tsunami del 13 aprile e che sara' ancora piu' amplificato domenica e lunedi' prossimi".
Alemanno si coordinerebbe con governo nazionale "L'azione di un sindaco e' molto piu' importante di quel che si crede. E' di tutta evidenza che, a fianco dell'azione di Alemanno, se vincesse, vi sarebbe un'azione concomitante, finalizzata al raggiungimento dei medesimi obiettivi, da parte del governo nazionale. Il che non vuol dire, come dice Veltroni, che Berlusconi invece di un sindaco vuole un dipendente. Ma che il sindaco potra' avere obiettivi analoghi a quelli del governo centrale, ci sara' una sinergia istituzionale".
Moratoria sulle multe e vigili armati contro clandestini"La proposta che Alemanno sta vagliando, di una moratoria sulle multe, e' tutt'altro che elettoralistica. E poi fara' quello che ne' Rutelli ne' Veltroni hanno mai fatto, cioe' mettere anche i Vigili urbani in condizioni di svolgere funzioni di controllo preventivo e repressivo, se necessario anche con le armi".

Fonte rainews 24

lunedì 21 aprile 2008

Berlusconi: sul nuovo governo nulla è ancora deciso. Ci saranno delle sorprese


Nulla è ancora deciso sulla futura squadra di governo guidata da Silvio Berlusconi e ci saranno delle sorprese sui nomi dei ministri.
Lo ha detto il presidente del Consiglio in pectore intervenendo telefonicamente ad un convegno a Milano.
"Stiamo sentendo tutti, ieri ho sentito le richieste della Lega, ma nulla è deciso. La decisione la prenderò io negli ultimi giorni e presenterò io le proposte al presidente della Repubblica", ha detto Berlusconi.
"Non ci sono ancora cose certe e definite e deciderò quando avrò l'intero panorama della squadra di governo, che sarà composta da 60 persone".
Concludendo, Berlusconi ha poi sottolineato che "ci saranno anche delle sorprese".
Ieri, durante un incontro ad Arcore sul prossimo governo tra Berlusconi e i vertici della Lega Nord, secondo quanto riportato dai media, sarebbe stato deciso di mettere Roberto Maroni alla guida del Viminale, Umberto Bossi al ministero delle Riforme, Luca Zaia alle Politiche agricole e Roberto Calderoli alla vicepresidenza del Consiglio.

giovedì 17 aprile 2008

E' inziata una nuova era per l'Italia quella del bipartismo. L'Italia si rialzerà.


Con le elezioni politiche del 2008 gli Italiani hanno scelto definitivamente per un sistema bipartitico lasciando alla spalle quel multipartismo che da tanti anni dominava la scena politica italiana. E' per questo che questa competizione elettorale ha segnato un nuovo percorso che costituirà un tassello importante della staoria del nostro paese.

Ora i leader del PDL hanno un compito estremamente importante, quello cioè di non deludere gli elettori che hanno creduto nella volontà di cambiamento.

La squadra di Governo dovrà inevitabilmente essere composta per la stragrande maggioranza da tecnici, da personale politico con esperienza alle spalle, ma soprattutto da gente disposta a lavorare giorno e notte per trovare al più presto soluzioni credibili e risolutive delle problematiche del nostro paese.

Sono convinta che la nostra Italia si rialzerà!!!!!!!!!






martedì 15 aprile 2008

I RISULTATI IN ABRUZZO CAMERA E SENATO


LA GRANDE VITTORIA DEL PDL ANCHE IN ABRUZZO!!!!!!!!!


CAMERA



IL POPOLO DELLA LIBERTA'
344.129 41,58%
SEGGI 7
MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
13.373 1,62%

TOTALE COALIZIONE - SILVIO BERLUSCONI
357.502 43,2%

PARTITO DEMOCRATICO
277.190 33,49%
SEGGI 5
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
58.036 7,01%
SEGGI 1
TOTALE COALIZIONE - WALTER VELTRONI
335.226 40,51%

UNIONE DI CENTRO
48.534 5,86%
SEGGI 1
LA SINISTRA L'ARCOBALENO
26.248 3,17%


LA DESTRA - FIAMMA TRICOLORE
26.376 3,19%

PARTITO SOCIALISTA
8.235 1%

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
6.243 0,75%

FORZA NUOVA
4.384 0,53%

SINISTRA CRITICA
4.379 0,53%

P.LIBERALE ITALIANO
3.645 0,44%

ASS.DIFESA DELLA VITA ABORTO?NO,GRAZIE
2.613 0,32%

PER IL BENE COMUNE
2.214 0,27%

UNIONE DEMOCRATICA PER I CONSUMATORI
1.959
0,24%




Risultani eletti per il PDL: Silvio Berlusconi, Gianfranco FINI, Maurizio Scelli, Carla Castellani, Sabatino Aracu,Paola Pelino, Marcello De Angelis. Con la rinuncia di Berlusconi e Fini entrano Daniele Toto e Giovanni Dell'Elce.



SENATO



IL POPOLO DELLA LIBERTA'
319.079 42,43%
SEGGI 4
MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
8.804 1,17%

TOTALE COALIZIONE - SILVIO BERLUSCONI
327.883 43,6%

PARTITO DEMOCRATICO
255.068 33,92%
SEGGI 2
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
53.512 7,12%
SEGGI 1
TOTALE COALIZIONE - WALTER VELTRONI
308.580 41,03%
SEGGI 3
UNIONE DI CENTRO
44.764 5,95%
-
LA SINISTRA L'ARCOBALENO
23.692 3,15%
-
TOTALE COALIZIONE - FAUSTO BERTINOTTI
23.692 3,15%

LA DESTRA - FIAMMA TRICOLORE
20.323 2,7%
-
PARTITO SOCIALISTA
6.885 0,92%
-
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
5.653 0,75%
-
FORZA NUOVA
3.587 0,48%

SINISTRA CRITICA
3.535 0,47%

P.LIBERALE ITALIANO
2.849 0,38%
-
UNIONE DEMOCRATICA PER I CONSUMATORI
2.319 0,31%
-
PER IL BENE COMUNE
2.006 0,27%


Risultano eletti per il PDL : Andrea Pastore, Fabrizio diStefano, Filippo Piccone, Paolo Tancredi

Auguri a tutti gli eletti da parte del Circolo Progetto L'Aquila, con la speranza che da oggi inizi veramente una nuova stagione.

AUGURI DI CUORE AL NOSTRO AMICO NONCHE' COORDINATORE REGIONALE FABRIZIO DI STEFANO E ALL'AMICA CARLA CASTELLANI.


Berlusconi: sento una grande responsabilita'. Gianfranco Fini:governeremo cinque anni


"Sento una grande responsabilita’ perche’ quelli che abbiamo davanti saranno mesi e anni difficili che richiederanno una prova di governo di straordinaria forza e capacita’ riformatrice. Lavorero’ con grande impegno -promette Berlusconi- mettendo a frutto la mia esperienza per i prossimi 5 anni, che saranno decisivi per l’ammodernamento del paese".Con queste parole Silvio Berlusconi ha commentato la vittoria elettorale. Il nostro leader ha gradito la telefonata di Veltroni, "’che e’ stata una telefonata che aveva annunciato e si e’ conclusa con poche parole, con un augurio di buon lavoro che ho gradito".Berlusconi ha poi rilanciato il dialogo con l’opposizione: "Noi siamo sempre stati aperti nei confronti dell’opposizione per lavorare assieme e ad accettare il loro voto, la’ dove i nostri provvedimenti anche loro li vedessero nell’interesse del paese. Quindi non cambieremo assolutamente nulla di questo nostro atteggiamento che e’ stato sempre aperto e dialogante. Noi andremo d’accordo con tutti coloro che vorranno lavorare con noi per il bene del paese".




Gianfranco Fini ha espresso "grande soddisfazione" per la vittoria ottenuta dal Pdl alle elezioni e, in collegamento con 'Porta a Porta' dall'Auditorium della Confindustria, quartier general del Pdl, garantisce: "governeremo cinque anni" anche se "ci aspetta un impegno difficile per i tanti problemi che ha l'Italia.Fini ha sottolineato "la grande soddisfazione per l'esito del voto, che ha visto prevalere in modo inequivocabile la coalizione guidata da Berlusconi, così come avevamo previsto e come pochi credevano". Sul tema delle grandi riforme, il leader di An crede "che si possa dialogare, nel rispetto dei ruoli deciso dagli elettori, senza un clima di barricate". "Se ci sarà dialogo sulle riforme - ha aggiunto - dipende dall'opposizione e da come vorrà interpretare il suo ruolo. Se sarà pregiudiziale e dirà no - ha proseguito - a prescindere dal contenuto delle proposte è un conto. Se invece Veltroni terrà fede all'impegno di valutare volta per volta ogni singolo provvedimento si apre uno scenario diverso e si potrà dialogare nel rispetto dei ruoli. Del resto, è stato Berlusconi ad avviare una nuova fase perché gli auguri di Berlusconi a Veltroni non è solo bon ton ma l'apertura di una fase nuova, mettendoci alle spalle una fase in cui la campagna elettorale proseguiva anche dopo il voto".

venerdì 11 aprile 2008

NON SBAGLIARE GUARDA COME SI VOTA!!!!!


ATTENZIONE!!! Fai la croce solo sul simbolo del PdL.
NON FARE UNA GRANDE CROCE SUI DUE SIMBOLI
DELLA NOSTRA COALIZIONE.
Se fai la croce sull’intera coalizione il tuo voto sarà annullato.

USA BENE IL TUO VOTO Il sistema elettorale è proporzionale, con un robusto premio di maggioranza per garantire la stabilità di governo e limitare il numero dei partiti.

SENATO

Il premio di maggioranza è su base regionale.
In ogni regione il partito o i partiti apparentati che ottengono anche un solo voto in più degli altri eleggono il 55% dei senatori di quella regione.
Tutte le altre forze che superano lo sbarramento si dividono il rimanente 45% dei seggi.
Lo sbarramento è all’8%: i partiti che corrono da soli e non ottengono l’8% dei voti non eleggono alcun senatore in quella regione.
CAMERA
Il premio di maggioranza è su base nazionale.
Il partito o i partiti apparentati che ottengono anche un solo voto in più degli altri eleggono il 55% di tutti i deputati.
Tutte le altre forze che superano lo sbarramento si dividono il rimanente 45% dei seggi.
Lo sbarramento è al 4%: i partiti che non ottengono il 4% dei voti non eleggono alcun deputato.

mercoledì 9 aprile 2008

V CIRCOSCRIZIONE: ACCOLTE LE PROPOSTE DI ERSILIA LANCIA.



“Nel corso dell’ultima seduta del consiglio della V Circoscrizione (Pettino, Coppito, Cansatessa, San Vittorino) tenutasi venerdì 4 aprile sono state approvate all’unanimità due proposte di Ersilia Lancia, consigliere di circoscrizione e componente del direttivo del Circolo Progetto L’Aquila.
“La prima proposta riguarda la situazione lungo Via Amiternum e Via Antica Arischia,- ha dichiarato Ersilia Lancia- dove il transito a velocità sostenuta dei veicoli comincia a rappresentare un pericolo per i pedoni e per quanti, soprattutto anziani, affrontano la quotidiana avventura dell’attraversamento pedonale per raggiungere, ad esempio, i cassonetti dei rifiuti.
L’altro provvedimento riguarda invece Via Gandhi, a Cansatessa, dove alcune famiglie continuano a lamentare la necessità di realizzare i lavori di asfalto del manto stradale e di illuminazione pubblica, essendo la strada interessata a un provvedimento di espropriazione.”
“Nell’uno e nell’altro caso- continua l’esponente di AN- esiste un problema di sicurezza del cittadino e pertanto ho proposto di convocare il prossimo consiglio di quartiere alla presenza dell’assessore competente, onde concertare soluzioni idonee e concrete ai problemi delle tre strade.Inoltre, nei prossimi giorni avvierò personalmente una raccolta di firme a sostegno della necessità di realizzare al più presto segnaletica orizzontale e verticale su Via Amiternum e Via Antica Arischia.”

domenica 6 aprile 2008

'Schede elettorali -trappola', Di Pietro in sintonia con la Pdl


Dopo l'allarme-schede lanciato da Silvio Berlusconi, con tanto di appello al Capo dello Stato che poi ha invitato il ministro dell'Interno a fornire chiarimenti alle forze politiche, l'intero centrodestra scende in campo per chiedere che vengano ristampate le schede elettorali. Il Pd, invece, non è d'accordo.

La Lega, invece, è al fianco del Cavaliere nella battaglia anti-schede: "Ha perfettamente ragione Berlusconi - tuona Roberto Calderoli - chi ha ideato schede del genere o vive sulla luna o lo ha fatto in malafede". Ringrazia quindi Giorgio Napolitano per il pronto interessamento, ma invita Amato a risolvere una volta per tutte la questione schede. Il ministro dell'Interno, in una conferenza stampa convocata dopo l'invito di Napolitano a chiarirsi con le forze politiche, ci prova a difendersi ricordando appunto che le modifiche ai 'documenti elettorali' vennero apportate dal governo Berlusconi. Ma questo non calma le acque. "E' vero che l'attuale disciplina legislativa per le elezioni è quella del decreto Pisanu - ammette il capogruppo del Pdl alla Camera Elio Vito - ma tale disposizione fu prevista perché in occasione delle politiche di due anni fa c'erano due coalizioni principali accompagnate da molti simboli". Ora che invece le grandi coalizioni non ci sono più, i simboli sono messi in modo tale e così ravvicinati tra loro da creare confusione nell'elettore. Perché Amato, chiede Vito, in questo frattempo non è intervenuto per cambiare nuovamente la grafica delle schede? La sua polemica, avverte, "é del tutto fuori luogo". Non è però solo il centrodestra a chiedere a gran voce che si ristampino le schede nonostante gli italiani impegnati in missioni all'estero, come i soldati, abbiano già votato.

A insistere sulla ristampa è anche il leader dell'Idv Antonio Di Pietro: "La scheda così com'é - osserva - non mette in giusta evidenza le coalizioni dai partiti che invece si presentano da soli. Quindi non si renderebbe un buon servizio all'elettore che deve esercitare il suo diritto costituzionale in maniera informata". I toni più forti comunque arrivano dal centrodestra. "Il voto deve essere fedelmente riportato - ribadisce Gianfranco Fini - e questo non è interesse di qualcuno, ma una garanzia per tutti". E' bene che non ci sia nessun'ombra sul risultato. "Queste schede - incalza il leghista Roberto Maroni - mettono a rischio la democrazia". Dal "facsimile che ho visto" è evidente come si possa ingenerare l'errore. Giuliano Amato, taglia corto il senatore di An Alfredo Mantovano, "invece di fare filosofia, come suo solito, farebbe bene ad adottare tutti i rimedi necessari per evitare errori al momento del voto". In fondo, spiega Berlusconi, basterebbe fare solo un decreto per risolvere la questione...
Fonte ANSA.

sabato 5 aprile 2008

FINI, IL 13 APRILE SFRATTO PER PRODI. IN PDL UNITI PER VINCERE E GOVERNARE


Il primo nostro impegno sarà ridare sicurezza alla nostra Patria"

"Il voto del 13 e del 14 aprile non sarà soltanto lo sfratto esecutivo di Prodi da Palazzo Chigi ma l'avviso di sfratto per Bassolino". Gianfranco Fini ha aperto così il comizio di Piazza del Plebiscito a Napoli, con al suo fianco Silvio Berlusconi. "Ci siamo uniti per dimostrare che uniti si può vincere e uniti governeremo" perché, spiega, "il Pdl rappresenterà qualcosa di più di una lista o di un futuro partito, è un atto d'amore nei confronti della nostra terra e della nostra Italia". In certi momenti "le ragioni di un popolo" devono prevalere su quelle di partito."Il primo grande impegno etico politico del governo del Pdl - annuncia Fini - sarà quello di ridare sicurezza alla nostra Patria, contro la criminalità organizzata e quella camorra che rappresenta una metastasi della società". La ricetta è "chi sbaglia deve pagare, perché se non si riafferma la legalità e la fiducia nelle forze dell'ordine non si avrà sicurezza né buon esempio per noi e i nostri figli. Per questo le prime norme a cui pensare sono quelle che cambieranno le leggi che sembrano fatte apposta per tutelare i diritti dei delinquenti anziché quelli delle persone perbene".

martedì 1 aprile 2008

2 aprile 2008. Il tour di Gianfranco FINI in Abruzzo

Inizierà domani mattina 2 aprile alle ore 10,30 il tour di Gianfranco Fini in Abruzzo a Teramo Piazza Martiri con una conferenza stampa.Il giro proseguirà poi ad Avezzano ore 13,oo al Ristorante la Taverna Eulalia con iscritti e simpatizzanti della provincia di L'Aquila. Alle ore 16,30 il Presidente Fini sarà ricevuto a Chieti dal Senato Accademico dell'Università G.D'Annunzio di Chieti a seguire visiterà l'Istituto di ricerca ITAB.
Alle ore 18,30 terrà un comizio in Piazza Salotto A Pescara e alle ore 20,00 altro comizio in Vasto Piazza Diomede.