sabato 29 marzo 2008

Sondaggi: da oggi è scattato il blocco. I veri protagonisti di queste elezioni sono gli indecisi



La sorte della volata elettorale e' in mano agli indecisi, con una situazione dunque apertissima. Questa l'indicazione che emerge dai sondaggi arrivati ormai al 'rush' finale, perche' stasera scattera' il blocco della diffusione delle intenzioni di voto degli italiani. Tutti i sondaggi pubblicati dai principali media concordano nell'indicare il distacco tra Pdl e Pd stabile attorno ai sei punti, con un'alta quota (circa il 30%) di indecisi che potrebbero sparigliare le carte. Ed e' anche opinione comune che la grande incognita resta Palazzo Madama. Ed e' proprio sul Senato che si concentra il sondaggio effettuato dall'istituto Ipsos di Renato Mannheimer il 21 e 22 marzo scorso, e pubblicato oggi dal Corriere della sera. "A Palazzo Madama - spiega Mannheimer - in cinque regioni la distanza tra Pd e Pdl e' di soli 2 punti, rendendo a questo punto determinante il risultato di Udc e Sinistra Arcobaleno per capire quanti seggi conquisteranno i due maggiori partiti. Lombardia, Veneto, Sicilia andranno al Pdl. In Emilia, Toscana e Umbria vincera' il Pd, mentre ancora incerte sono Liguria, Sardegna, Abruzzo, Calabria e Lazio dove la differenza oscilla tra l'1 e il 2%. Poi c'e' l'incognita delle regioni in cui i centristi e la sinistra raggiungeranno lo sbarramento dell'8% sottraendo cosi' seggi al Pd o al Pdl. Tutto dipendera' - conclude insomma Manneheimer - da quella minoranza, del 10%, che decidera' all'ultimo minuto". La Repubblica pubblica oggi i dati dell'Atlante politico di Demos&Pi effettuato il 25 e 26 marzo secondo il quale il Pd e' al 39,1%, il Pdl al 45,7, Sinistra Arcobaleno al 6%, Udc e Rosa Bianca al 5,8%. Per Walter Veltroni e Silvio Berlusconi il consenso personale e' alla pari: 37,9% per il leader del Pd, 37,9% per il Cavaliere. Secondo il sondaggio "la percentuale degli astensionisti e' soprattuto nel centrosinistra, fra chi aveva votato Ulivo". Il Sole24Ore, con Ipsos , si focalizza proprio sugli indecisi che sono il 29,6% dell'elettorato, il 10% dei quali dovrebbe recarsi comunque a votare. Tra questi ultimi il 48% guarda con piu' favore al Pd che al Pdl, (23%). Tuttavia lo studio fa emergere che i piu' incerti nella scelta del candidato premier si trovano soprattutto nel centrosinistra. "Il quadro emerso da diverso tempo pare confermato - osserva il presidente di Ipsos, Renato Mannheimer, sul Corriere - la coalizione di centrodestra rimane in vantaggio, con una differenza di circa 6 punti rispetto a quella avversaria. Ma quest'ultima sembra, di recente, secondo alcuni istituti, avere accorciato significativamente le distanze" in particolare alla Camera. "Diverso e' il discorso per il Senato, ove il calcolo avviene a livello delle singole regioni. Anche qui si rileva oggi la prevalenza netta della coalizione di centrodestra, con circa 9 seggi oltre la maggioranza assoluta. Ma il dato -spiega Mannheimer- puo' modificarsi anche sostanzialmente. Per almeno due ordini di fattori: la distanza ravvicinata tra le coalizioni in alcune regioni". Si tratta di Liguria, Sardegna, Abruzzo, Calabria e Lazio dove il risultato e' "davvero molto incerto, dato che la distanza tra le due coalizioni risulta assai esigua e oscillante tra l'1-2%". "La 'lotteria' dell'8% e' il secondo fattore che comporta -secondo Mannheimer - a un risultato imprevedibile in tutte (o quasi) le regioni. Nella gran parte delle regioni, infatti, le due principali forze concorrenti ai partiti maggiori, vale a dire l'Udc e la Sinistra l'Arcobaleno, risultano oggi toccare da vicino, ma non sempre superare, la soglia per accedere alla distribuzione dei posti in Senato. Il raggiungimento dell'8% in una o piu' regioni comporterebbe un maggior numero di partecipanti alla ripartizione dei seggi e quindi una parziale sottrazione di questi ultimi al Pd o al Pdl".

Fonte (AGI)

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