giovedì 13 marzo 2008

Gasparri e La Russa ad Affari: Fini sarà il leader del Pdl


Gianfranco Fini potrà essere in futuro il leader del Popolo della Libertà? "E' ovvio che la mia risposta è sì, ne sono convinto da tempo", spiega ad Affari Maurizio Gasparri. L'esponente di spicco di Alleanza Nazionale però precisa: "Non è il tema all'ordine del giorno. Ora dobbiamo vincere le elezioni e non innescare discussioni inutili su cose che si vedranno dopo". Sulla stessa lunghezza d'onda il capogruppo di An alla Camera Ignazio La Russa. Che, sempre ad Affari, afferma: "Adesso dobbiamo acquisire il ruolo di quelli che vincono le elezioni. E' chiaro e ovvio che Fini ha la statura per diventare il leader del Popolo della Libertà, come ha detto anche Berlusconi, e non ha alcun bisogno di un'investitura. Però non mi pare che sia questo il momento di parlarne. Ora dobbiamo raccogliere i consensi, spiegare il nostro programma, vedere come rialzare l'Italia e far capire che c'è alleanza, nel senso di unione, nel Centrodestra. Tutte le altre cose appartengono al gossip della politica". Quanto all'attacco di Casini a Fini ('si è sempre piegato a Berlusconi'), La Russa dichiara: "Non faccio polemiche con Casini. Le polemiche con gli altri partiti, non con il Partito Democratico di Veltroni, servono solo a cercare di dare visibilità a chi sa bene che, con questa legge elettorale, ogni voto fuori dai due schieramenti che possono concorrere al premio di maggioranza è un voto non inutile ma sbagliato".
GIANFRANCO FINI A TUTTO CAMPO
"Chi non verrà eletto in queste elezioni avrà comunque una chance per il futuro". Gianfranco Fini, parlando all'auditorium della tecnica, rassicura quei candidati che hanno poche possibilità di essere eletti in Parlamento. "Quando faremo il partito unitario - ha sottolineato Fini - ci daremo delle regole, per cui chi si sacrificherà oggi domani avrà comunque la sua possibilità".

"Siamo convinti che la riduzione della pressione fiscale che faremo quando saremo al governo possa migliorare la situazione e rilanciare l'economia". Così il presidente di An ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulla rallentata crescita economica. "Il rallentamento dipende - ha osservato Fini - da due fattori: la congiuntura internazionale e gli errori del governo Prodi che, tra l'altro, ha aumentato la pressione fiscale e bloccato le infrastrutture. Noi diciamo da tempo che non faremo miracoli ma diminuendo il carico fiscale siamo convinti di poter migliorare la situazione".
"Il rallentamento della crescita è un problema dovuto alla congiuntura internazionale negativa e agli errori fatti dal governo negli ultimi due anni". Così Fini, al termine della convention del Pdl con i candidati, affronta il tema del rallentamento della crescita economica. "In particolare - sottolinea il leader di An - è dovuta agli errori compiuti da Prodi, come il blocco delle infrastrutture e politiche più finalizzate alla riduzione del debito che ad aumentare la produttività. Nel programma del Pdl - aggiunge Fini - è scritto che non abbiamo la presunzione di avere la bacchetta magica e che nessuno fa miracoli. Ma siamo anche convinti che interventi mirati a ridurre il carico fiscale possano dare una boccata d'ossigeno alla situazione asfittica della nostra economia".

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