mercoledì 5 marzo 2008

IL PDL CRESCE.I SONDAGGI DI LUIGI CRESPI PER AFFARI


E' un vero e proprio smottamento". Così il sondaggista Luigi Crespi, intervistato da Affari, descrive gli ultimissimi dati sulle intenzioni di voto della Crespi Ricerche (interviste telefoniche con metodo CAPI, effettuate lunedì 3 marzo. Campione un migliaio di persone). "Siamo di fronte a una clamorosa perdita di consistenza del Centrosinistra e della sinistra. Il prezzo dei Radicali è carissimo per il Partito Democratico, quasi un suicidio. Hanno fatto un grave errore, compresa anche l'alleanza con Di Pietro". Ma vediamo i numeri... "Ci sono state due settimane in cui Veltroni ha recuperato cinque punti all'inizio della campagna elettorale, poi è rimasto inchiodato a 8-9 punti di distacco per altre due settimane. E ora la doccia fredda: è ripresa la rimonta di Berlusconi. La distanza tra i due schieramenti, sia premier sia partiti, quindi dati omogenei, è di 10,1 punti percentuali. C'è stata un'inversione di tendenza, che, a 35-40 giorni dal voto, è molto preoccupante per Veltroni". "Rispetto a sette giorni fa il Popolo della Libertà è salito al 37,9% dal 37. La Lega è passata dal 5,3 al 5% e l'Mpa dal 2 al 2,2%, un grandissimo risultato per Lombardo. Totale della coalizione 45,1, era il 44,3% (+0,8). Il Partito Democratico è sceso al 30,8% dal 32,5 (-1,7), una mazzata di dimensioni imbarazzanti. L'Italia dei Valori è cresciuta dal 3 al 4,2%. Totale dello schieramento di Veltroni 35%, era al 35,5. Il distacco è quindi del 10,1% rispetto al precedente 8,8".


Ma non finisce. Crespi spiega che "ci sono tre partiti fuori dalle principali coalizioni che superano lo sbarramento del 4%. L'Udc, con l'aggiunta della Rosa Bianca, è salita al 6,9% dal 6,5. Crisi profonda della Sinistra Arcobaleno di Bertinotti, scesa al 6,5% dal 7 e superata da Casini. Ma il dato più sorprendente è La Destra di Storace che raggiunge il 4% e, potenzialmente, può chiudere anche al 5. Sono in crescita ormai da due-tre settimane. Ora si capisce perché Berlusconi attacca i piccoli partiti, sono un pericolo". Tra le altre formazioni minori, "il Partito Socialista è all'1,5%, l'Udeur allo 0,3, il Partito Comunista dei Lavoratori allo 0,4 e Sinistra Critica allo 0,1". Quali gli effetti a Palazzo Madama? "Con questi numeri Berlusconi ha la maggioranza anche al Senato, non ci sono dubbi. Bisogna conteggiare bene i vari decrementi e incrementi e come impattano sulle singole regioni. Però, allo stato attuale, il Popolo della Libertà con Lega e Mpa dovrebbe avere una maggioranza tra un minimo di 15 e un massimo di 30 senatori. Una maggioranza netta. Con questi dati la vittoria di Berlusconi è totale".


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