martedì 27 maggio 2008

Roma:una via per Giorgio Almirante, le dichiarazioni di Gasparri e La Russa sul diniego del Presidente della Comunità ebraica Pacifici


Polemico botta e risposta tra la comunità ebraica di Roma ed autorevoli esponenti del Governo e di An sulla proposta del sindaco Gianni Alemanno di intitolare una strada allo storico segretario dell'Msi, Giorgio Almirante. «La mia opinione, così come quella di tutta la Comunità ebraica è di totale condanna», ha risposto il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, a chi gli chiedeva un commento sulla proposta di Alemanno. Prima di accogliere il ministro dell'Interno Roberto Maroni alla sinagoga, Pacifici ha sottolineato di non voler entrare nel merito del giudizio politico di Almirante alla nascita della nostra Costituzione. Poi ha però precisato: «Conservo a casa i documenti della difesa della razza di cui Almirante era direttore. È stato complice di un regime tiranno che ha portato alla persecuzione e allo sterminio degli ebrei. Certo non è colpevole di aver ucciso nessuno, ma complice di quel regime. Credo non meriti di essere ricordato. A volte, le dinamiche dei consiglio comunale sono legate a proposte e provocazioni». Gasparri: Pacifici ingeneroso. Il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, si augura che il presidente della comunità ebraica di Roma torni sui suoi passi «e sappia valutare con un metro di giudizio meno arrogante e più realistico la figura di Almirante». «Solo una lettura datata e superficiale della sua vita politica può far scadere in stime tanto ingenerose - ha affermato Gasparri - . Almirante è stato un grande maestro, un insigne politico, un leader che ha saputo far crescere il suo partito ed imprimergli quella svolta che oggi lo ha condotto nel Popolo della libertà e domani nel Ppe. Spiace che Pacifici non abbia saputo cogliere l'Almirante migliore, amato e stimato da tanti. Anche per questo, per rendergli giustizia in un generale quadro di ricordo di tanti leader di destra e di sinistra, auspichiamo che il sindaco Alemanno gli renda omaggio anche attraverso l'intitolazione di una strada di Roma». La Russa: spiegherò a Pacifici la moralità di Almirante. Ignazio La Russa, alla guida di Alleanza nazionale, ha telefonato al presidente della Comunità ebraica romana, chiedendogli al più presto un incontro al fine di fargli conoscere, «pur nel rispetto delle legittime opinioni, aspetti morali e politici della vita dell'ex segretario del Msi, sempre pervasa di amore per l'Italia». Il ministro della Difesa ha poi aggiunto che domani Almirante sarà ricordato anche dalla Camera, con la presentazione della raccolta dei suoi discorsi parlamentari. Pacifici: accetto volentieri un incontro con La Russa. Pacifici si è detto disponibile a incontrare La Russa: «Siamo felici della disponibilità del ministro, di cui conservo il ricordo di aver manifestato e sfilato insieme all'Israel Day nel 2002 e la cui amicizia con la Comunità ebraica e con lo stato d'Israele ha una lunga tradizione. Per questo accetto volentieri di incontrarlo per chiarire con lui quello che è il nostro sentimento sulla figura di Giorgio Almirante, durante il ventennio fascista e quando collaborava con la Difesa della razza».
Fonte www.ilmessaggero.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

“ Se si tiene conto che gli effetti di questo decreto andranno ad incidere anche sulla linea ferroviaria Roma-Pescara, sul fondo a sostegno delle autostrade del mare e quello per le regioni con elevato disavanzo sanitario, come l’Abruzzo, si capisce che c’è davvero da preoccuparsi. “
Euerka, evviva bene bravo tris
Ecco i primi risvolti abruzzesi della vittoria del PDL: Nessun incarico di governo, per recuperare risorse per pagare le promesse elettorali di chi già ha (ici e straordinario). Tolti i già esigui fondi stanziati nella finanziaria 2008 per l’ammodernamento di alcune zone disagiate.
L’Abruzzo è una delle regioni più penalizzate WW WW WW WW il PDL
E noi discutiamo di intitolazione di strade

faber ha detto...

Decine e decine di migliaia di persone - ordinate in un composto ma gigantesco corteo - accompagnarono i feretri fino alla chiesa di Sant’Agnese, dove fu celebrato il funerale. Un evento indimenticabile per chi c’era, come i ricordi sparsi che riaffiorano nella mente: i nomi scanditi a più riprese dalla folla, il ‘presente’ chiamato da Cesco Giulio Baghino e gridato all’unisono, l’Inno a Roma cantato a squarciagola da migliaia di italiani commossi, una selva di braccia tese.
Non è facile trovare le parole giuste per ricordare degnamente due importanti figure della storia politica italiana, come Giorgio Almirante e Pino Romualdi.
A sorpresa, nel BLOG mi affido a chi ha saputo dosare le parole in una circostanza tanto importante.

http://faber2008.blogspot.com/2008/05/il-testimone-era-in-buone-mani.html

http://faber2008.blogspot.com/2008/05/giorgio-almirante-appropriazione.html