sabato 10 maggio 2008

In Abruzzo aumentano le tasse per il deficit della sanità causato dalla sinistra. L'intervento del Senatore Di Stefano


Per gli abruzzesi e per l’economia della Regione si prepara un’estate di lacrime e sangue» è quanto dichiara il consigliere regionale di An e senatore del PdL Fabrizio Di Stefano.«Nonostante i proclami del presidente Del Turco, il Sole 24Ore di questa mattina ha rivelato che – come atto d’addio – l’ex premier Prodi ha scritto ai governatori di Lazio e Abruzzo intimandogli di aumentare oltre il tetto massimo le aliquote di Irap ed Irpef per far fronte al disavanzo sanitario» ha reso noto Di Stefano.«Oltre al tristissimo dato che ormai l’Abruzzo è la più “canaglia” tra le “regioni canaglia” – ha proseguito Di Stefano – ciò che fa spavento è l’importo del debito accumulato nel 2007 e in parte nel 2006: 232,7 milioni di euro, e questa volta Del Turco non potrà più usare il trito alibi delle colpe altrui perché si tratta di un disavanzo prodotto durante la sua gestione, alla faccia del risanamento garantito alle parti sociali e al mondo produttivo e alla riduzione della pressione fiscale promessa in campagna elettorale da comizianti bugiardi e in malafede».«Ormai – attacca Di Stefano – la bandiera del rigore sventolata dall’esecutivo in questi anni è ridotta a brandelli, così come le prospettive di sviluppo della Regione e la fiducia degli abruzzesi nel centro-sinistra, sempre più parolaio, dannoso e inconcludente».Il consigliere di An passa, quindi, a snocciolare le cifre: «Per comprendere a pieno la portata di questa ennesima brutta notizia è sufficiente ricordare che, nel dicembre 2006, con l’aumento di un punto percentuale dell’Irap e dello 0,5 dell’addizionale Irpef la Regione prelevò dalle tasche degli abruzzesi circa 140 milioni di euro, oggi la cifra da recuperare è superiore di oltre il 65% quindi le aliquote, per ripianare per intero il disavanzo, dovrebbero arrivare al 6,8% per l’Irap e al 2,2% per l’addizionale Irpef: una follia, con un livello di tassazione che non ha pari nel resto d’Italia».«A questo punto – conclude Di Stefano – l’arrivo di un commissario ad acta inviato da Roma è, per utilizzare un gergo sanitario, “ineludibile” e, forse, ci sarebbe bisogno, se solo fosse possibile, che nell’interesse degli abruzzesi l’intera gestione della Regione fosse commissariata per manifesta incapacità amministrativa del Pd e dei suoi sodali che, nel frattempo, non trovano nulla di meglio da fare se non accapigliarsi per i posti in giunta».

4 commenti:

Anonimo ha detto...

La cancellazione dei fondi per migliorare il servizio sulla tratta Roma –Avezzano danneggia anche il Parco Sirente-Velino. Come ebbe a dire, l’allora sottosegretario ai trasporti e compagno di partito del Vice Presidente del parco – Fasciani -, on.le Sospiri i progetti di miglioramento della linea ferroviaria Roma – Pescara che abbiamo approntato sono una boccata d’ossigeno anche per il territorio protetto del parco Sirente-Velino. La riduzione dei tempi di percorrenza e l’ammodernamento del materiale rotabile, non appena avremo le risorse economiche necessarie, avvicinerà di molto Roma e Pescara allo scalo ferroviario di Celano che è la naturale porta FFSS del Parco Sirente-Velino. Purtroppo per noi l’on.le Sospiri non è più con noi e gli attuali suoi eredi politici lo hanno sconfessato tagliando quelle somme che anche Lui inutilmente aveva cercato. Grazie Presidente Berlusconi.

Progetto L'Aquila ha detto...

Il commento è stato pubblicato in ritardo perchè letto solo oggi. Sarebbe forse il caso che coloro che si animano tanto nel criticare e nel credere erroneamente che il commento fosse stato censurato avessero il coraggio di firmare i loro commenti.

Anonimo ha detto...

Tutti coloro, per lo più £pezzi grossi" vogliono la firma, ovvero vogliono sapere chi eventualmente li critica. Come se il problema stà nell'identità del "critico" e non nel contenuto della critica. Se la critica o il commento dovessero risultare offensive o arrecare danno al destinatario la legge prevede gli antitodi per mezzo dei quali risalire al responsabile. Pertanto cari responsabili di "progettoaquila" fate tesoro anche delle eventuali PASQUINATE e aiutate questo nostro Abruzzo aquilano a risollevarsi. La segretezza del voto in Piemonte a permesso ai fautori della TAV di essere eletti cntrariamente a quanto appariva dalle oceaniche adunate organizzate dei NO TAV. Capita l'antifona? Comunque grazie per la possibilità di parola che ci offrite...non danneggiatela.

Anonimo ha detto...

Con un italiano incerto, caro anonimo, hai espresso un giustissimmo concetto. Voglio augurarmi sia di esmpio per i tanti blogger che s'interessano della cosa comune.