giovedì 17 gennaio 2008

MASTELLA: FINI, SOLIDARIETA' UMANA MA NO A DOPPIOPESISMO


Solidarietà umana ma non politica", no alla teoria del "complotto", nonostante ci sia "una parte della magistratura che agisce per ragioni esclusivamente politiche e per ragioni personali", e critiche all'atteggiamento di chi a sinistra "ha usato due pesi e due misure" nel difficile rapporto tra politica e magistratura. Questi i passaggi dell'intervento in Aula alla Camera del presidente di An, Gianfranco Fini, nel corso del dibattito a seguito delle dimissioni del ministro della Giustizia, Clemente Mastella, dopo la notizia degli arresti domiciliari alla moglie Sandra Lonardo, presidente del consiglio regionale della Campania.
"Penso - ha osservato il leader di An - che debba riflettere chi ha a cuore l'immagine dell'Italia nel mondo. Dopo l'emergenza rifiuti e la vicenda del Papa, penso anche alle parole del ministro D'Alema, sarà ancora più difficile rappresentare un Paese in cui viene emesso un provvedimento di restrizione della libertà personale alla consorte di un ministro". "La mia solidarietà - ha aggiunto Fini - è umana e non politica perché ci inchiniamo al dolore sincero dell'intervento del ministro o ex-ministro ma non ci sono piaciuti alcuni passaggi del suo intervento in cui si parla di complotto. Senza dubbio c'e' una parte della magistratura politicizzata che agisce sulla base di ragioni politiche ma non è possibile denunciarli richiamando toni già usati nel passato secondo cui ordirebbero un complotto contro la politica. I giudici meritano rispetto, ci sono uomini come Falcone e Borsellino che hanno servito sino alla fine la loro toga. Ma non ci si può scagliare contro i giudici parlando di complotto a seconda se si e' tra gli accusati o tra gli accusatori. Lo dico alla sinistra: non e' possibile usare due pesi e due misure". "E' necessario - ha concluso il presidente di An - che anche per i giudici valga la regola che chi sbaglia paga. Serve un riequilibrio dei poteri. I politici hanno il dovere di difendersi nei processi e non dai processi in nome della trasparenza, ma se si è arrivati a tanto è perché ci sono stati giudici che nel definirsi democratici hanno attaccato solo una parte".
Il capogruppo La Russa ha aggiunto: "Se il governo Prodi non si dimette adesso, non solo Mastella, quando lo farà mai?".

Nessun commento: