venerdì 11 gennaio 2008

CHIUSURA DEL REPARTO DI OSTETRICIA PRESSO LA CLINICA SANATRIX


“La città si deve ribellare nei confronti della decisione di chiudere il reparto di ginecologia ed ostetricia della Clinica Sanatrix”

E’ quanto ha dichiarato Carla Mannetti Presidente del Circolo di Alleanza Nazionale Progetto L’Aquila .

“L’atteggiamento della proprietà della clinica Sanatrix, supportato da quello dei politici locali, dall’Assessore regionale Mazzocca al Sindaco Cialente, fa seriamente riflettere e ci induce a pensare che prima o poi la nota clinica aquilana, da sempre punto di riferimento per i cittadini, chiuderà i battenti.- continua la Mannetti- Per il momento hanno deciso di sopprimere la Ginecologia poi molto probabilmente chiuderanno altri reparti per spostare, come sempre, tutto sulla costa. Mi auguro di sbagliare, ma se il buongiorno si vede dal mattino la linea della proprietà (che non è aquilana) sembra essere questa.”

“Chi però stupisce più di chiunque altro con il suo atteggiamento remissivo ed alla Ponzio Pilato è proprio il Sindaco di L’Aquila Massimo Cialente, che fino a ieri si agitava in maniera eccessiva per i tagli all’Accademia dell’Immagine da lui presieduta ed oggi con grande rassegnazione annuncia la conferma della chiusura del reparto di ginecologia alla Sanatrix, spiegando a mezzo stampa le motivazioni, per di più in parte non rispondenti al vero, della decisione, senza preoccuparsi minimamente del fatto che in ogni caso dei posti letto di ginecologia devono essere mantenuti all’interno della stessa Sanatrix.”

“Ma cosa fanno i nostri politici aquilani, Pezzopane, Cialente, Lolli……quelli che dovevano cambiare le sorti della nostra città –conclude la Mannetti- e della nostra provincia sicuramente sono molto impegnati sul fronte del Partito democratico, dell’Accademia dell’immagine, della Lanterna magica, dell’Euroservizi, dell’Abruzzo Engeenering, e si potrebbe continuare all’infinito”

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile Mannetti,
lei non ha capito nulla.
Sono in molti a credere che sia il caso di saltare su questo cavallo poichè politicamente conveniente per galvanizzare le masse..attenti ad assicurarvi che sia davvero un cavallo,e non un altro tipo di animale (come si dice in Abruzzo).
Sanatrix è passata da 69 posti a 50 con la legge sei.Villa Pini da 245 a 176. S.Maria da 41 a 29.
A Sanatrix è stata chiusa l'urologia,l'ORL, la dialisi,la ginecologia e l'ostetricia. E' stata data l'ortopedia.E' stata attivata (spostandola da S.Maria dove l'hanno tolta),due giorni dopo l'attivazione è stata chiusa dalla regione.N A Villa Pini è stato chiuso l'Utic,impedita la vascolare,impedita l'ortopedia,ridotta l'urologia,ridottissima l'oncologia.Non è stato di certo assegnata nè l'ostetricia nè la ginecologia, tantomeno l'ortopedia.
Di grazia,quale sarebbe l'atteggiamento di favore o l'accordo di cui vaneggia Oliva? Dove sarebbero stati spostati i fantomatici posti letto?Sulla luna? Qui a Villa Pini no di sicuro. Il progetto criminoso sarebbe stato di fare finta di rovinare Villa Pini e sanatrix? SE è COSì è RIUSCITO BENE COME SCHERZO,TRECENTO LAVORATORI GIà NON RINNOVATI CI SONO QUASI CASCATI,il budget ridotto di undici milioni e i pagamenti bloccati da quasi due anni ci hanno quasi convinto.Che dire,una mossa davvero astuta da parte del padrone.Tre aziende massacrate,posti letto ridotti del 34%, pagamenti quasi bloccati,stipendi in straritardo. Ma qualcuno(inclusa lei) ha letto la parte dell'accusa relativa al progetto(quasi riuscito) di costringere l'Angelini a vendere la Sanatrix e tutto il gruppo? O Trifuoggi è impazzito?
E se per una volta la demagogia lasciasse il posto ai fatti?

Progetto L'Aquila ha detto...

Caro anonimo,
se Lei avesse avuto più attenzione si sarebbe reso conto che il mio primo articolo sulla chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia della Sanatrix è uscito nel marzo 2007 (lo può verificare anche su questo blog).La demagogia non appartiene al mio modo di fare politica. Personalmente sono stata l'unica che dall'inizio ha appoggiato questa battaglia con convinzione e non ho voluto cavalcare la tigre come sicuramente hanno fatto altri. Condivido le sue affermazioni sul fatto che il problema riveste carattere generale e cioè riguarda l'intero complesso Villa Pini, in ogni caso l'unione fa la forza e tutti i lavoraori che rischiano di peredere il proprio posto dovrebbero fare quadrato per portare avanti ogni tipo di battaglia poer salvaguardare il posto di lavoto.
La magistratura farà il suo lavoro per portare alla luce eventuali attività criminose da lei denunciate.