venerdì 14 dicembre 2007

L'ITALIA DEVE TORNARE A SORRIDERE

Ian Fisher, cronista del New York Times, in un lungo articolo riportato ieri in prima pagina dal quotidiano americano, descrive accuratamente il malessere dell’Italia.

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L’analisi è durissima, ma purtroppo realistica.

“Tutto il mondo ama l’Italia, ma l’Italia non si vuole più bene”.

Il giornalista parla di depressione collettiva, dall’economia, alla politica, alla società.

L’Italia è povera, perché sono troppe sia le famiglie che vivono sotto la soglia della povertà, sia quelle che non riescono ad arrivare a fine mese; è vecchia, perché la stragrande maggioranza dei personaggi di spicco, dalla politica al mondo dello spettacolo, sono vecchi; il tasso di natalità è tra i più bassi d’Europa, ma soprattutto l’Italia è triste.

I problemi che affliggono il nostro paese non sono nuovi e nessuno riesce a proporre soluzioni che possano condurre ad una rinascita del paese. E così Fisher conclude il suo reportage paragonando l’Italia alla Repubblica di Venezia, bloccata dalla grandezza del passato, con gli anziani turisti a fare da incerta fonte di vita

Il Presidente della Repubblica Napolitano si è dichiarato fiducioso e scommette sulla nostra tradizione e il nostro spirito .

Credo, però, che sia necessario fare autocritica, perché in effetti il quadro attuale è veramente desolante.

L’Italia va a rotoli e con essa gli italiani.

L’attuale Governo è inesistente perché intento esclusivamente alla conservazione del posto a fatica conquistato.

Nel centro destra non esiste una strategia condivisa perché si continuano a percorrere strade diverse.

L’intero quadro politico è veramente debole.

La politica deve tornare al suo posto per conquistare di nuovo credibilità e l’Italia deve tornare a sorridere.

Alleanza nazionale ha intrapreso la strada giusta.

La posizione del nostro Presidente Fini sulla legge elettorale è chiara; ora, però, non si può più discutere esclusivamente di questo argomento, forse è arrivato il momento di concentrare tutte le forze sulla stesura di un programma serio e condiviso dai cittadini che possa finalmente dare le risposte che tutti attendono.

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