martedì 4 dicembre 2007

ALCOOL !! NO GRAZIE

BABY ALCOLISTI

Baby alcolisti, ultima, nuova emergenza nazionale che ha portato l'Italia ad essere il paese europeo dove i giovani cominciano a bere in età più acerba, il primo sorso a 12 anni.
Altrove l'iniziazione avviene a 14, ma il risultato è identico: vite drogate dall'alcol, in un allarme globale che accomuna ormai la gran parte dei paesi occidentali. In Italia, dicono le ultime statistiche, il 15% dei giovanissimi si ubriaca abitualmente, "in una corsa al binge drinking, il bere compulsivo, che sta portando decine di giovani nelle comunità terapeutiche per disintossicarsi, con modalità di consumo sconosciute fino a pochi anni fa", è quanto rivela Eugenio Scafato che dirige l'Osservatorio su alcol, droga e fumo dell'Istituto superiore di sanità
Basta passare una serata nel cuore di una città della ricca provincia del Nordest, dove il tasso alcolico pro-capite è tra i più alti d'Italia, per capire quali siano le parole d'ordine di questa eurogenerazione che ha importato dai paesi anglossassoni il rito della sbornia da weekend, e dove anche il vino viene consumato ormai con le regole del binge drinking.

Il binge drinking è un tipo di ritualità giovanile che lo psichiatra Vittorino Andreoli ha deciso di studiare e indagare. "L'alcol è una droga che dà modificazioni lente, i ragazzi invece, con questa modalità del bere compulsivo, hanno trovato il modo per ubriacarsi velocemente e subito. E sono riusciti addirittura a rendere immediata la sbornia da vino, perché lo consumano attaccandosi alla bottiglia, buttandolo giù finché hanno fiato... L'adolescenza - spiega Andreoli - è l'età della metamorfosi, gli adolescenti non si piacciono, si sentono travolti da se stessi e cercano in tutti i modi di governare questa metamorfosi. L'alcol è l'ingrediente più vicino, ce l'hanno in casa, l'alcol è ovunque, agisce subito e fa sentire disinibiti. I loro stessi genitori non avvertono, a torto, il bere come pericolo, ne ho sentiti tanti dire meglio una sbronza che la droga... Un errore, gravissimo, oggi questo modo di bere dei giovanissimi ha tutte le caratteristiche della tossicodipendenza".
Per capire infatti bisogna andare al di là della notte, al di là del weekend, oltre i gruppi di ragazze e ragazzi che quando ormai la serata sta per finire vomitano agli angoli delle strade, mentre piazze e centri storici si trasformano in cimiteri di vetri rotti e lattine schiacciate. "Esiste una strategia commerciale che ha puntato ai giovanissimi - dice Eugenio Scafato - inondando il mercato di bevande alcoliche dolci e colorate, i breezer, gli alcolpop, pensate per sedurre i più giovani, alcune addirittura hanno le etichette con i caratteri dei cartoon. Costano pochi euro e gli adolescenti le consumano quotidianamente, ma il loro metabolismo è ancora acerbo è questo può creare danni gravissimi".
E' duro infatti ritrovarsi a 20 anni ubriachi e senza pace. Come Mauro che è entrato nei gruppi AA, alcolisti anonimi, e oggi combatte contro la schiavitù della bottiglia. "Ho iniziato a 14 anni con i cocktail e sono finito a bere l'alcol puro. Però non sono il più giovane lì dentro: ogni tanto arrivano dei ragazzini. Hanno gli occhi spenti. Sono i baby alcolisti".

Considerazioni tratte da un articolo di Maria Novella De Luca inviata di Repubblica



---===ooo000ooo===---



CON MOLTA FACILITÀ IL CONSUMO DI ALCOLICI È VISTO COME “INGREDIENTE INDISPENSABILE” PER UNA FESTA, UNA BUONA CENA, UNA RICORRENZA... IL FATTO CHE IL CONSUMO DI ALCOLICI PUÒ TRASFORMARSI, INASPETTATAMENTE, IN UN FATTORE DI RISCHIO PER LA SALUTE E LA PROPRIA INCOLUMITA' PERSONALE, È SPESSO IGNORATO.
SI PUÒ VIVERE “ANALCOLICAMENTE” SENZA PERDERE IL GUSTO STESSO DELLA VITA, ANZI..........


NOI NEL NOSTRO PICCOLO CI IMPEGNEREMO PER COMBATTERE QUESTA GRAVE PIAGA. STIAMO GIA' COLLABORANDO CON IL COMITATO L'AQUILA SICURA CHE HA ORGANIZZATO INSIEME AL COMITATO L'AQUILA CENTRO UN CONVEGNO PER IL 10 DICEMBRE ALLE ORE 18,30 PRESSO IL PALAZZETTO DEI NOBILI.
IL PROSSIMO MESE SARANNO PRESENTATE LE INIZIATIVE CHE IL CIRCOLO ASSUMERA'.



Nessun commento: