mercoledì 19 dicembre 2007

IL DECRETO SICUREZZA DECADE. CHE FIGURA !!!

Il 31 dicembre decadrà il nuovo decreto legge per la sicurezza.

Il ministro Chiti ha spiegato i motivi della rinuncia: “Il governo ha mantenuto l'impegno preso al Senato: la via più diretta e lineare sarebbe stata la possibilità di togliere l'articolo 101-bis, che è improprio come collocazione e con una formulazione in parte errata. Ma - ha rilevato - non è possibile oggettivamente perché il Senato ha un calendario molto denso dovendo approvare finanziaria e welfare. L'altra strada a cui avevamo pensato, cioè un decreto legge ad hoc per togliere la norma, si è rivelato di difficile applicazione. A questo punto - ha spiegato il ministro - per mantenere l'impegno la via è quella di rinunciare alla conversione del decreto legge e contemporaneamente il ministero dell'Interno, che è titolare del provvedimento, sta valutando la costruzione di un altro provvedimento legislativo”. Infine, per quanto riguarda la norma sull'omofobia il ministro ha affermato: “Non c'è dubbio che sarà stralciata: tutti sono d'accordo per un provvedimento legislativo che affronti questi temi; c'è un ddl in discussione in commissione Giustizia della Camera ed è la sede appropriata”.

GASPARRI (AN): ORA AMATO SI DIMETTERA’ COME AVEVA DETTO?

Gasparri: “Il ritiro del decreto che non aumentava la sicurezza degli italiani e creava un caos con gli errori in materia sessuale rappresenta la vittoria dell’opposizione, la conferma che il governo e’ allo sbando, l’importanza del ruolo di garanzia del Capo dello Stato che ha dato un contributo essenziale affinche’ si evitasse lo scempio del diritto. Quanto e’ avvenuto dimostra una volta di piu’ che il governo non e’ in grado di affrontare l’emergenza sicurezza, e’ dilaniato e rappresenta un pericolo da ogni punto di vista. Amato disse che si sarebbe dimesso se non fosse passato il decreto. Ora lo fara’? E quando chiedono collaborazione come potremmo offrirla a chi fa solo disastri? Si dimettano travolti dal caso Petroni, dal caso Speciale, dal fallimento del decreto truffa. L’Italia non ne puo’ piu’”.

Mantovano:”Se - come tutti sanno - Giuliano Amato e’ persona di parola, e’ fuor di dubbio che dara’ le dimissioni nella medesima giornata in cui il governo ritira il decreto legge cui lo stesso ministro ha esplicitamente collegato la propria permanenza al Viminale. Un minuto prima di andare via egli ha pero’ il dovere di salvare gli effetti degli allontanamenti gia’ disposti e di correggere un altro errore, che aveva motivato in origine il decreto: quello che, in un precedente atto del governo, aveva concentrato il potere di allontanamento in capo allo stesso ministro. Se la scena offerta finora e’ stata un misto di farsa e di tragedia, Amato chiuda per lo meno con un briciolo di serieta”.

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