martedì 11 dicembre 2007

LE CONVERGENZE PARALLELE DI POLITICA E EDITORIA

LIBERO, L’UNITA’ E IL RIFORMISTA

IL RUOLO DI SANTANCHE’ E FELTRI

Le strane alchimie del mondo dell’editoria piano piano stanno uscendo allo scoperto.

Il 27 novembre il quotidiano Italia Oggi pubblicava un articolo in cui si commentava “un paradosso da guiness dei primati:Daniela Santanchè, infatti, lo scorso 7 novembre ha acquistato il 50% della Società a responsabilità limitata ADV srl, fino ad allora controllata interamente da Tosinvest della famiglia Angelucci, società destinata a raccogliere la pubblicità del gruppo editoriale Tosinvest (Libero e Il Riformista).

Nel contempo Vittorio Feltri viene nominato nuovo consigliere di amministrazione di Tosinvest Editoria ed inizia a trapelare la notizia che il gruppo Tosinvest sta per acquistare L’Unità.

Oggi Il Giornale riporta un articolo di Luca Telese: Libero e L’Unità diventano compagni…….. uniti se non da una comune causa almeno da una comune proprietà, la famiglia Angelucci, che dopo Libero ha acquistato il Riformista e dopo il Riformista L’Unità.

Ovviamente i giornalisti dell’Unità sono sul piede di guerra e chiedono ai nuovi editori una Carta dei Valori ed un Comitato dei Garanti.

Gli imprenditori fanno il loro mestiere e non intendiamo commentare le loro scelte.

Certo alcune coincidenze appaiono alquanto strane: la Santanchè acquista il 50% delle quote della Società Adv srl , poi aderisce alla Destra, ovviamento il quotidiano Libero le dedica il giorno dopo solo sei pagine, ovviamente il Presidente Fini viene volgarmente attaccato dallo stesso Feltri, che alcuni giorni dopo cambia registro per poi cambiarlo nuovamente.

Viene da chiedersi a gran voce: ma in mano a chi stiamo?

Quale sarà mai la verità vera? Abbiamo tutti il diritto di essere informati, quel diritto di informazione che lo stesso Feltri ha sempre reclamato con forza, ingannando tutti, soprattutto noi di Alleanza Nazionale che lo abbiamo sempre seguito.

Personalmente ho deciso di non acquistare più il quotidiano Libero, ma sinceramente tutti questi strani giochini mi preoccupano perché fotografano una realtà diversa da quella che ci vogliono far apparire.

Carla Mannetti

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