venerdì 13 giugno 2008

L'IRLANDA NON RATIFICA IL TRATTATO DI LISBONA


- L'Irlanda dice 'No', ma intanto sono già 18 i paesi che hanno ratificato il Trattato di Lisbona, tutti tramite procedura parlamentare. Le ultime tre approvazioni portano la firma di Estonia, Finlandia e Grecia che hanno approvato il testo proprio alla vigilia del referendum irlandese, un segnale caduto nel vuoto. All'appello della ratifica mancano ancora Belgio, Cipro, Italia, Olanda, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Spagna e Svezia. La vittoria dei 'No' in Irlanda potrebbe rallentare un po' le procedure di ratifica soprattutto nei paesi additati come euroscettici, ossia Gran Bretagna e Repubblica Ceca. Londra ha già assicurato ieri che non intende cambiare il proprio calendario di ratifica, e oggi il segretario al Foreign Office David Miliband ha detto che il processo va avanti, mentre da Praga giungono notizie di segno opposto. In Italia la ratifica dovrebbe arrivare prima dell'estate: il governo ha già dato la sua approvazione, non senza polemiche viste le riserve della Lega Nord, ed ora si attende il voto del Parlamento, atteso a breve, come ha indicato la Farnesina. I PAESI CHE HANNO GIA' RATIFICATO LISBONA - Romania 4 febbraio 2008 - Ungheria 6 febbraio 2008 - Malta 6 febbraio 2008 - Francia 14 febbraio 2008 - Polonia 2 aprile 2008 - Slovacchia 10 aprile 2008 - Portogallo 23 aprile 2008 - Austria 24 aprile 2008 - Danimarca 24 aprile 2008 - Slovenia 24 aprile 2008 - Bulgaria 28 aprile 2008 - Lettonia 8 maggio 2008 - Lituania 8 maggio 2008 - Germania 23 maggio 2008 - Lussemburgo 29 maggio 2008 - Estonia 11 giugno 2008 - Finlandia 11 giugno 2008 - Grecia 11 giugno 2008

I PAESI CHE LO HANNO RESPINTO - Irlanda 12 giugno 2008 via referendum

IL PUNTO SU CHI DEVE ANCORA RATIFICARE - Belgio: in via di approvazione nei Parlamenti regionali. - Cipro: voto parlamentare previsto per l'estate. - Italia: voto alle Camere a giugno o luglio.- Olanda: voto parlamentare previsto per l'autunno. - Gran Bretagna: approvato in Camera dei Comuni, manca il voto alla Camera dei Lord, i conservatori chiedono referendum. - Repubblica Ceca: processo di ratifica interrotto per valutare compatibilità con Costituzione nazionale. - Spagna: ratifica prevista in autunno. - Svezia: ratifica prevista per novembre.
Fonte Ansa
IL RUOLO DEL SIGNOR GANLEY
Si chiama Declan Ganley, e fino a poco tempo fa era solo un ricco uomo d'affari, totalmente sconosciuto fuori dal suo ambiente, che trattava soprattutto con l'estero. Oggi, da leader della campagna referendaria, è il vincitore indiscusso del referendum col quale l'Irlanda ha bocciato il Trattato di Lisbona. Il 'Signor No', com'è ormai viene chiamato in Irlanda, è stato la forza propulsiva dietro l'aggressiva campagna che ha chiesto agli irlandesi di votare No. Il suo movimento, Libertas, ha tappezzato le strade di poster e ha noleggiato elicotteri che hanno trascinano enormi striscioni chiedendo di votare contro il Trattato. "Tenete l'Europa fuori dal campo - Votate No", recitava uno che sorvolava lo stadio di Croke Park nei giorni scorsi durante una partita. Ganley, 39 anni, vive in una lussuosa villa a Galway, gira in Rolls Royce, in Mercedes e in elicottero. La sua tesi è: "L'Irlanda è un paese pro-Europa. Vogliamo che l'Irlanda sia al centro dell'Europa, ma vogliamo un'Europa democratica e che si prenda le sue responsabilità. Il Trattato è l'esatto opposto di questo".
FONTE L'UNIONE SARDA

1 commento:

Anonimo ha detto...

Neanche noi italiani la vogliamo la ratifica del trattato di Lisbona. Nessuno ci spiega niente e non firmiamo cambiali in bianco.